La sindrome della bella addormentata

“Sarò veramente felice solo quando avrò una relazione sentimentale e avrò trovato l’uomo/la donna della mia vita”.

Ti è mai capitato di dire questa frase?
Se la tua risposta è sì, sappi che non sei sola/o. Molte persone (donne e uomini), infatti, cadono nella sindrome della “bella addormentata”, anche conosciuta come “il tuo amore mi salverà”.
Passano la loro vita aspettando il principe azzurro che con il suo bacio romantico farà conoscere loro l’amore e finalmente potranno essere veramente felici.
Purtroppo, però, questo è il modo più sicuro per rovinarsi la vita. Viviamo costantemente in attesa di qualcuno che magari non arriverà mai.

Ecco allora come fare per superare la sindrome della bella addormentata.

 

Lucia Giovannini

1. Ama te stessa/o
Questo è in assoluto il primo passo da compiere e di cui prendere coscienza. Se non ti ami per prima/o, come puoi aspettarti che lo faccia qualcun altro?
Chi meglio di te sa quello di cui hai bisogno? Cosa ti rende felice? Cosa ti piace fare? Mettere al centro le tue priorità non vuol dire essere egoisti, ma amarsi e essere in grado di amare gli altri.
Se non hai tu amore per te stessa/o, come puoi provarlo per un’altra persona? Come fai a donare ciò che non hai?
Anche se dovessi incontrare qualcuno che ti apprezza per quello che sei, la percezione di te stessa/o è così distorta che ti chiederai: “ma cosa ci trova di speciale in me?” e qualsiasi cosa farà non sarà mai abbastanza. È solo quando il tuo cuore sarà colmo di amore che potrai condividerlo con altri.

 

2. Prima esisti tu come individuo
Anche se trovassimo un partner, finiremmo con il sabotare la relazione e diventare da questo emotivamente dipendenti. Prima di pensare a te stessa/o in un ruolo (fidanzata/o, moglie/marito, mamma/papà), pensa a te come individuo.
Sei in grado di stare in piedi da sola/o? Pensa alle diverse aree della tua vita: lavoro, amicizie, benessere, salute e finanze: sei soddisfatta/o di quello che hai? Quali sono i tuoi obiettivi, i tuoi sogni?
Il vero amore non chiede mai di sacrificare le tue aspirazioni e i tuoi valori chiave, quelli che ti appartengono e che non cambieranno mai. Se non sai che direzione stai seguendo, potrai anche incontrare qualcuno che ti prenda per mano nelle strade della vita, ma dopo un po’ ti ritroverai più persa/o di prima.

 

3. “Senza un uomo/una donna, non valgo”
Molte persone assumono un’identità attraverso il proprio partner. Si pensa che l’altra persona sia l’altra metà della mela (quindi anche noi siamo “solamente” una metà) e che solo insieme si possa raggiungere l’unità e la completezza. Senza un partner non ti senti di avere un valore come persona. È tutta un’illusione ed è anche un gioco pericoloso perché, se per qualsiasi motivo l’altra persona dovesse venire meno, perderesti la tua identità, smetteresti di esistere.
A volte, essere in una relazione è un modo per non assumerti le respons-abilità della tua vita. Ti innamori dell’idea dell’amore, delle belle sensazioni che provi quando ti senti connessa/o con un’altra persona e insegui la “favola dell’amore perfetto” caricando l’altro di aspettative.
Amare è un verbo attivo, è una capacità che può e deve essere sviluppata e allenata.

 

4. Diventa il partner di te stessa/o
Per trovare la persona più adatta a te, occorre prima diventare la persona più adatta per te.
Dovresti infatti diventare il compagno o la compagna che vorresti, incluso sviluppare le capacità per essere economicamente indipendente. In fin dei conti la storia d’amore più autentica e duratura che puoi sperimentare nella tua esistenza è prima di tutto quella con te stessa/o. Come scrivo ne Il Potere del Pensiero Femminile, anche se sei single, puoi sempre scegliere di riempire la tua vita di amore. L’amore è un’energia molto potente. È la forza guaritrice, quella che rende possibile ciò che prima ti sembrava impossibile. Pensare che l’amore sia soltanto quello che nasce tra due persone è molto limitante e restrittivo. La fiamma dell’amore è più ampia. Puoi allargare il tuo amore alla vita in generale, alla natura, agli animali, all’umanità, a un sogno, a una causa, a un ideale.
E, quando la tua vita sarà in equilibrio e ricca di amore, sarà più facile attrarre il partner adatto a te. 

Che cosa desideri da una relazione sentimentale?

Quali sono le qualità che ricerchi?

Scrivi una lista di almeno dieci qualità che ricerchi in un partner (ad esempio, empatia, ironia, pazienza, ecc). Inizia a sviluppare tu per prima/o quelle qualità!
Per ognuna chiediti: Da 0 a 10 io quanto la possiedo? Poi di fianco scrivi il voto che ti dai.
Poi chiediti ancora: come posso fare per aumentarla e metterla in azione nella mia vita? Se una delle qualità che il tuo partner ideale dovrebbe avere è l’empatia e tu nell’empatia sei a livello 5 puoi allenarti ad ascoltare di più le persone, e metterti nei loro panni, per vedere le cose dal loro punto di vista e così via. Ogni volta che fai un piccolo passo avanti premiati e festeggia il tuo successo.

 

5. Il vaso della felicità
È un’idea presa da Elizabeth Gilbert e ha lo scopo di allenarti a sviluppare la gratitudine, uno degli elementi base per la felicità.
Prendi un vaso (o una scatola, o un contenitore qualsiasi) e ogni giorno prima di addormentarti scrivi su un foglietto almeno una cosa che ti ha reso felice. Non aspettare di scrivere eventi sbalorditivi, vanno benissimo le piccole cose: aver avuto tempo per fare qualcosa, averi ricevuto parole di incoraggiamento o averle pronunciate, ecc. È davvero importante che tu scriva persino le minuzie.
Questo ti aiuterà a conferire loro importanza. Poi infila il foglietto nel vaso.
Quando hai bisogno di una carica extra, metti la mano nel vaso, pesca a caso e rileggi ciò che ti ha reso felice!

 

E tu ti riconosci in questa sindrome? Qual è (stata) la tua esperienza?
Condividi i tuoi pensieri con la community BlessYou, lasciando un commento qui sotto!

Leggendo l’articolo hai compreso che “guarire” dalla sindrome della bella addormentata non solo è possibile, ma è il primo passo per poter vivere relazioni felici ed appaganti!

So quanto questo possa sembrarti difficile, ma so anche quanto sia liberatorio fare quel salto di fede e vivere finalmente una vita che realizza profondamente ogni cellula del tuo corpo e della tua anima.

 

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