10 modi per ritrovare il focus quando la paura ti confonde

Paura. Tutti ne abbiamo sentito almeno una volta il tocco freddo, come una presa improvvisa o una presenza impalpabile e duratura.

Come possiamo imparare a gestire le emozioni che ci portano verso l’auto-sabotaggio? La paura è l’emozione che più rischia di farci andare fuori strada ma possiamo imparare a superarla…

Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma il trionfo su di essa. L’uomo coraggioso non è quello che non si spaventa, ma colui che conquista quella paura.

Nelson Mandela

10 modi per ritrovare il focus quando la paura ti confonde

Esistono alcune tecniche facili da usare contro le tue paure quotidiane, per ritrovare il giusto focus e smetterla di farti prendere dalla confusione.

#1. Permettiti di avere paura

La nostra definizione preferita di mancanza di paura è questa: l’abilità a restare aperti e rilassati, anche nelle circostanze più difficoltose.

Molto spesso la paura ci porta a negare la nostra umanità ed anche quella degli altri. Come spiego più approfonditamente nel mio ultimo libro Libera la tua vita vogliamo soltanto scappare, ma la via migliore per fuggire è rimanere.

Se riesci a rallentare solo un pochino, puoi riuscire a vedere la paura emergere e dissolversi in sé stessa. Il segnale che denota il guerriero spirituale è proprio permettere che succeda questo.

Il codardo rivolge la sua attenzione al combattere la paura, il guerriero le crea spazio.

Cosa succederebbe se facessi questo: la prossima volta che ti accorgi che il livello di paura sta salendo, prima che si manifesti come ansia, tristezza o rabbia, fermati e prendi un foglio di carta e scrivi una breve frase che descriva la tua paura.

Inizia con le parole “Io ho paura di…” e riporta i primi pensieri che ti vengono in mente, senza fare attenzione alla grammatica o alla razionalità.

Potrebbero venirti fuori cose come “Ho paura di controllare la mia e-mail perché ho già troppe cose da fare” oppure “Ho paura della discussione che avrò con il mio ragazzo” o “Ho paura di avere il cancro”.

Leggi per tre volte le parole che hai scritto. Fai un bel respiro completo dopo ogni lettura. Evita qualsiasi tentativo di ingrandire o rimpicciolire la tua agitazione.

#2. Chiedi Aiuto

Una tra le paure più diffuse è quella del volo. Se sei tra le persone che odiano volare e hai già provato mille strategie per superare la paura quando sali in aereo e nessuna di queste ti è stata di aiuto.

Ecco cosa suggerisce Susan Piver, insegnante e scrittrice che soffriva di attacchi di panico quando saliva in aereo: ho detto a qualcuno che avevo paura di volare e questa persona mi ha offerto un bicchiere d’acqua. Punto.

E con mia sorpresa mi sono calmata all’istante. Ho imparato che ritrovarmi con qualcuno che si prendeva cura di me, anche se solo per un momento e anche se faceva solo finta, aveva il potere di calmarmi.

La verità è che il 99% dell’umanità è buona.

Quando sei vulnerabile le persone vogliono davvero proteggerti. Nel momento in cui sai questo, ti puoi rilassare.
È facile che ci sia qualcuno lì per te.

Cosa succederebbe se facessi questo: se ti accorgi che ti sta salendo il panico, contatta qualcuno. Intavola una conversazione con qualcuno vicino a te, o puoi chiamare un amico, scrivere una lettera, inviare una email.

Non hai bisogno di entrare nello specifico di tutta la storia, puoi dire qualcosa come “Ho un momento difficile e pensare a te mi risolleva lo spirito…”.

Se non vuoi comunicare con nessuno puoi esprimere questa richiesta a te stesso “Possa questa paura costruire un ponte tra me e gli altri”.

La chiave qui è prendere questa energia di paura, che crea spirali dentro di te e verso il basso per renderti isolato e sovraccarico, e contrastarla con una energia di connessione che crei spirali verso l’alto ed intorno a te, alleggerendo la situazione a tutti i livelli.

#3- Metti gli altri per primi

La paura può farti ignorare i tuoi desideri autentici e mettere la tua vita in attesa. Finisci per voler sfuggire, ritirarti e pensare che quello che vuoi non sia possibile o non sia realistico ma questo non danneggia solo te! Anche coloro che ti amano ne vengono toccati.

So che le persone spesso ti consigliano di mettere te stesso per primo, ma ritengo che sia vero anche il contrario. Quando mi fermo e mi ricordo chi è presente nella mia vita, il perché li amo, e quanto la mia felicità li possa rendere felici, ritrovo un coraggio incredibile per fronteggiare le mie paure.

Lo sto facendo per noi! Le mie azioni sono radicate nell’amore, non nell’aggressione – ed amare gli altri è una fonte potente per la mancanza di paura.

Cosa succederebbe se facessi questo: chiediti “Chi altri ne sarebbe felice, se io superassi le mie paure peggiori?”. Se non riesci a pensare ad almeno una persona che gioirebbe della tua gioia, immagina la persona che ammiri di più seduta di fronte a te.

Questa persona può essere vera o immaginaria, ma quando pensi a lei arrivi a provare un senso forte di incoraggiamento. Scrivi il nome di ogni persona e spiega il motivo per cui questa persona sarebbe felice se tu superassi le tue paure.

#4. Fatti coraggio

Questo può sembrare banale e non profondo, ma in realtà è il contrario. In un saggio intitolato “Avere a che fare con la Depressione Mattutina” (“Working with Early Morning Depression”), l’insegnante Buddista Chogyam Trungpa Rinpoche afferma “Il punto primordiale è sempre presente: è quella scintilla di bontà che c’è anche prima che tu ti metta a pensare. Come spiego nel mio libro Mi merito il meglio, ne siamo tutti degni, tutti possediamo quella possibilità di essere felici nonostante tutto, a prescindere dai fattori esterni.

Tutti abbiamo dentro di noi questa scintilla. Anche se la crediamo spenta, in un secondo possiamo riaccenderla.

Come fare? Se ancora non l’hai letto, scarica gratis il primo capitolo di Mi merito il  meglio qui.

Cosa succederebbe se facessi questo: la prossima volta che ti senti insicuro, fermati e dì a te stesso queste parole “Posso sempre farmi coraggio. Mi basta deciderlo” E poi fatti coraggio. Funziona sul serio; può durare soltanto alcuni secondi/minuti/ore, ma puoi sempre riprovarci ancora.

#5. Rilassati

L’opposto della paura non è l’audacia, è il rilassamento. Quando non siamo capaci di mantenere la consapevolezza perdiamo di vista quello che sta succedendo intorno a noi.

Confondiamo quello che pensiamo che stia accadendo con quello che sta davvero accadendo.

Quando l’attenzione viene rivolta tutta alla paura siamo distratti da quello che sta succedendo davvero. La mancanza di paura, come il rimanere nel centro tranquillo del tifone – invece di venire portati via – richiede attenzione e ricettività complete, e queste sono due qualità che hanno le loro radici nell’essere rilassati.

Cosa succederebbe se facessi questo:  la prossima volta che noti che la paura sta crescendo, smetti di fare quello che stai facendo. Porta l’attenzione dentro di te.

Dove si sta manifestando la paura nel tuo corpo?
Può rivelarsi in una mascella bloccata, nel ventre teso, nella respirazione superficiale, e così via. Quando localizzi il punto in cui c’è la paura, rilassa quell’area. Rilassa la mascella o lo stomaco, oppure fai dei respiri profondi.

Questo deve essere un rilassamento fisico, non uno emotivo. Per calmare il tuo corpo non è sempre obbligatorio che tu debba calmare la mente; funziona anche nell’altro senso.

#6. Smetti di parlarti

Come scrivo in Libera la tua vita nel Buddismo ci sono diverse categorie di sofferenza ed una di queste è detta “La sofferenza della sofferenza”, ed è diversa dalla sofferenza normale che è parte della vita. Tutti noi sperimentiamo perdita e delusione ma aumentiamo il nostro dolore quando ci raccontiamo tutte quelle storie complicate sulla loro origine, da dove vengono, di chi era la colpa.

Non sto dicendo che non dovremmo riflettere sugli eventi della nostra vita, ma ad un certo punto tutto questo raccontarsi storie diventa controproducente.

Invece di analizzare le tue sensazioni, prendi in considerazione il suggerimento della monaca buddista americana Pema Chodron: “Senti la sensazione e lascia andare la storia”.

Cosa succederebbe se facessi questo: esercizio che è tratto da Libera la tua vita.
Appena ti rendi conto che stai incominciando a girare come una trottola, invece di pensare alla tua sofferenza, vivila. Nota dove è localizzata nel tuo corpo, se è fredda o calda, rotonda o piena di spigoli, veloce o lenta. Puoi anche piangere o metterti a saltare. Sii paziente e permettiti di sentire quello che stai sentendo come se fosse fine a sé stesso.
Quando darai un taglio alla sofferenza sulla sofferenza, rimarrai colpito da quanto velocemente questa passerà.

#7. Invita qualcuno

Ecco un esercizio che puoi fare subito per calmare all’istante la paura.

Cosa succederebbe se facessi questo: prima di fare qualcosa che ti impaurisce (discutere con un amico, iniziare un lavoro nuovo, chiedere un appuntamento a qualcuno), immaginati qualcuno che sarebbe orgoglioso se tu ti assumessi questo rischio. Potrebbe essere un parente, un mentore, il tuo bambino interiore o un personaggio storico o letterario. Prima di entrare nella situazione che ti spaventa, visualizzati con questa persona al tuo fianco, che ti tiene per mano o tra le tue braccia. Permettiti di sentire davvero la sua presenza e portala con te. Non sei solo e nella unione c’è la forza!

#8. Concedi un tempo alla paura

Quando sei stretto nelle sue grinfie, sembra che non finisca mai. Quanto tempo pensi che debba durare questa paura? Per verificarlo fai questo esercizio tratto dal mio ultimo libro Libera la tua vita.

Cosa succederebbe se facessi questo: guarda l’orologio. Siediti ed evoca una della tue paure, ma lascia andare completamente il fatto di risolverla. Resta connesso solo con la sensazione. Cerca di restare spaventato più che puoi. Nel momento esatto in cui ti accorgi che la tua mente sta incominciando a pensare a qualcos’altro, fermati e guarda l’orologio.

Quanto tempo deve passare prima che la tua paura incominci a passare?

#9. Ascolta il silenzio

A volte è come se volessimo fare di tutto per smettere di avere paura, anche se per un secondo soltanto. Non hai bisogno di guardare tanto lontano.

In una situazione di paura la mente ha la tendenza ad aggrapparsi alla paura stessa fino a quando non ti sembra di esplodere.

Ecco invece cosa puoi fare: smetti di concentrarti su qualcosa in particolare. Lascia che la tua consapevolezza diventi arrendevole ed aperta.

Cosa succederebbe se facessi questo: porta la tua attenzione a qualsiasi suono sia udibile. Mentre io sono qui seduta, posso ascoltare un’auto che passa per strada, la musica che viene dal piano di sotto ed il rumore delle pagine del giornale che mio marito sta sfogliando. Fai in modo che le tue orecchie accolgano tutti questi rumori. Ognuno e tutti questi si scontrano contro una atmosfera di silenzio, altrimenti non ci sarebbe nulla da ascoltare.

Sintonizza le tue orecchie sul silenzio, ascolta cosa c’è tra i suoni che ascolti e porta la tua attenzione lì. Puoi sempre, sempre ascoltare il silenzio, anche se sei allo stadio a vedere la partita. Prendi dentro di te la vastità del silenzio.

Questo esercizio è un modo per interrompere il flusso dei pensieri quotidiani, e connetterti invece con la pace della mente, che è sempre sintonizzata sulla realtà più grande e possibile.

#10. Impara a meditare

Tutti questi consigli sono basati su un concetto solo: l’abilità a mantenere la consapevolezza e la concentrazione, attimo dopo attimo, al meglio che puoi.

Quando non concentri consapevolmente la tua attenzione, questa si muove a casaccio.
Ci vuole pratica per scegliere su cosa concentrarti, e questa pratica è la meditazione. Solo allora diventerà facile mettere in azione i suggerimenti qui sopra.
Non importa quale sia il tipo di meditazione che pratichi, diventerà sempre più forte se le rimarrai fedele grazie alla tua capacità di oltrepassare la paura con fiducia.

Imparare a gestire le tue emozioni partendo dalla sensazione di paura ti permetterà di dare una svolta definitiva alla tua vita, riuscirai finalmente ad esserne padrone smettendo così di sentirti confuso e perso.

Se vuoi vivere un’esperienza trasformativa che ti aiuterà concretamente a superare le tue paure scopri qui il corso Firewalking 

Metti già in pratica uno o più di questi consigli? 

C’è qualche consiglio che vorresti mettere in pratica subito? 

Scrivilo qui sotto nei commenti!

Ispirato al libro di Susan Piver “How not to be afraid of your own life: opening your heart to confidence, intimacy and joy” (St. Martin Press, 2007) tradotto da Susanna Eduini, adattato da Lucia Giovannini e Nicola Riva.