5 dinamiche relazionali complicate [NON di coppia] e come gestirle al meglio

Le relazioni romantiche non sono le uniche che possono complicarsi e va da sé che in amicizia, al lavoro e in molti altri contesti, possano nascere dinamiche relazionali complicate.

Di questo però si tende a parlarne poco.

Eppure, ci sono molti scenari in cui possono nascere sfide legate alla comunicazione!

E queste sfide possono coinvolgere tutti i contesti sociali, compresi quelli che avvengono in rete con sconosciuti, magari su questioni politiche o di attivismo.

A proposito di rete, apro una parentesi, perché ho spesso parlato di quanto sia – purtroppo – di moda, andare sempre contro tutto.

Certo, per influencer e marketer fare dei video che incitano al ‘commento selvaggio’ sposta in su l’asticella dell’algoritmo dei social, ovvero più commenti ricevono e più i loro video diventano virali.

Poco conta che innegginno a metterci gli uni contro gli altri in nome della loro visibilità o del loro profitto…

Questo è un tema caldo, che oggi ha più che mai a che fare con le dinamiche relazionali e per questo ho sentito la necessità di parlarne in un video che trovi qui sotto e che contiene una sfida a cui ti invito caldamente a partecipare.

Chiusa questa doverosa parentesi, ogni relazione che abbiamo con gli altri può essere minata da sfide comunicative, che possono generare fraintendimenti, incomprensioni e sfociare nei casi più gravi in discussioni e litigi.

Oggi voglio parlarti di cinque dinamiche relazionali complicate e di come puoi gestirle al meglio per mantenere i rapporti sereni, pacifici e autentici.

Sì, autentici, perché i passi che trovi non puntano a gestire la situazione ‘al momento’, bensì a risolverla e allo stesso a dimostrare che tu ‘ci sei’ per gli altri e vuoi dare loro un supporto attivo per i loro problemi.

In più, gli spunti trattano anche un tema molto importante in ogni relazione: fissare dei confini per te stesso, in modo che le azioni degli altri non vadano a minare il tuo benessere mentale ed emozionale.

E ora cominciamo.

4 dinamiche relazionali complicate +1 che riguarda la famiglia

1. Un adulto a cui tieni fa scelte sbagliate (di continuo)

Ogni decisione che prendiamo nella vita per noi ha una logica.

Il comportamento umano cerca di bilanciare la polarità piacere-dolore, perciò si fonda sull’istinto di sopravvivenza universale.

Nessuno fa di proposito scelte sbagliate. Scegliamo ciò che crediamo ci porterà piacere e ci aiuterà a sopravvivere, anche se può farci male o avere conseguenze negative.

Quando pensiamo che un’altra persona stia facendo una scelta sbagliata, è bene ricordare a noi stessi che quella scelta per lui/lei ha un senso.

Capirlo è una questione di confini.

Quando le scelte degli altri per noi non hanno senso, possiamo reagire in diversi modi, dal criticare all’allontanatci se quelle scelte vanno contro quelli che sono i nostri principi o ideali.

Ma se teniamo davvero a quelle persone e vogliamo aiutarle, l’approccio migliore è coinvolgerle in una conversazione con calore e gentilezza.

In sostanza, fissiamo un confine chiaro: quelle scelte per noi non hanno un senso, ma per loro ce l’hanno, e ne prendiamo atto.

Perciò, decidiamo di relazionarci mostrando curiosità per le scelte che stanno facendo.

Come fare nella pratica?

innanzitutto, se non vuoi che si mettano sulla difensiva, assicurati di ascoltare attentamente piuttosto che rispondere attivando il giudizio e rifletti con accuratezza sulle ragioni che sono alla base delle loro scelte.

Inoltre, sii disposto a vedere la logica nel loro pensiero, anche se potresti essere in disaccordo.

Dopo aver stabilito una connessione in modo che si sentano al sicuro con te, puoi chiedere quali sono i loro obiettivi.

Chiedi loro se hanno considerato se la loro scelta li aiuterà a raggiungere i loro obiettivi.

Quindi, ascolta senza giudicare e, se ritieni di averne bisogno, chiedi se sono aperti alla tua prospettiva e a un confronto sulla scelta di opzioni più efficaci per raggiungere un certo scopo o un certo traguardo.

 

2. Un’amicizia che dura tutta la vita si disgrega
Per sopravvivere e prosperare, tutto ha bisogno di attenzione costante.

Come una pianta non annaffiata, una relazione trascurata non può sopravvivere.

Se senti che un’amicizia si sta disgregando, è bene che tu ti chieda se vuoi ancora innaffiare quella pianta.

Fai una piccola analisi della ‘memoria storica’ e valuta come ti poni attualmente nei confronti di quell’amicizia.

La chiave, in questo caso, è guardarti dentro e capire se vuoi davvero riallacciare quell’amicizia prima di contattarla, altrimenti rischi di attivare una relazione che andrebbe a spegnersi da lì a poco.

Forse mancava qualcosa che ti ha portato a non prendertene cura?

Se ciò che mancava ora c’è (magari ascolto, partecipazione o comprensione), hai abbastanza tempo e volontà per ricostruirla?

Se la risposta è sì, ovviamente è bene avviare la riconnessione, chiedendo se anche l’altro vuole riaccendere l’amicizia con te.

Chiama e parla a cuore aperto con il tuo amico/a e chiedigli se vuole riallacciare i rapporti con te. Farlo a cuore aperto è il miglior modo per riaccendere un’amicizia e gettare le basi perché duri a lungo.

 

3. Un amico o un familiare ti trattano come il loro terapista (senza pagarti ?)
Anche questo è un problema di confini.

Se qualcuno ti parla sempre e solo dei suoi problemi e ti chiede consigli su cosa dovrebbe fare della sua vita, e si concentra sempre su se stesso quando siete insieme, puoi sentirti ‘usato’.

E se questo succede, allora il risentimento è una risposta naturale.

Come risolvere questa situazione?

Chiedi loro di aiutarti a capire perché si comportano così e prova anche a chiedere se sono disponibili ad ascoltare quelli che sono i tuoi problemi, pensieri, sogni…

Se non sono disposti a farlo, hai due opzioni:

La prima è condividere con loro il fatto che apprezzi la loro vulnerabilità, ma ritieni che la relazione sia in qualche modo unilaterale e vorresti avere un po’ di spazio quando siete insieme per parlare anche di te. Questo è un confine negoziato.

Se invece non apprezzi molto la relazione, puoi stabilire un solido confine unilaterale.

Dì loro che non sei più disponibile ad ascoltare solo ed esclusivamente la loro storia e, dato che sembrano solo aver bisogno di parlare di se stessi, è bene che trovino un aiuto professionale (e che magari li aiuterai a farlo).

 

4. Tu hai una bella vita di coppia ma un tuo caro amico/a è single (infelice)

Questa situazione richiede molta empatia, nessun giudizio e, assolutamente, nessun consiglio.

In questo caso il confronto è piuttosto inevitabile, e qualsiasi consiglio che puoi dare loro rischia di aumentare la bassa autostima che probabilmente stanno già provando.

Piuttosto, esplora che tipo di persona vorrebbero instaurare, a iniziare da quella con sé stessi.

Chiedi con autentica partecipazione come stanno affrontando questo momento ed esplora insieme a loro modi in cui potrebbero vivere al meglio l’essere single o magari attrarre il partner desiderato.

Puoi consigliare articoli, libri, video su questo argomento, ma non dimenticare mai di essere disponibile e di ascoltare sempre con empatia ogni volta che vogliono parlare di questo argomento con te.

 

5. Sei una persona adulta e i tuoi genitori ti trattano come un bambino

Molti genitori non “realizzano” che i loro figli possano avere maturato le proprie idee e opinioni sulla vita.

E, di conseguenza, non pensano minimamente che i loro figli possano avere opinioni e idee diverse dalle loro!

Con tutte le buone intenzioni, questi genitori vogliono che il loro bambino abbia successo, ma solo secondo la propria definizione di successo.

In altre parole, per stare bene e avere successo, il bambino deve essere “come loro”. Se il genitore, ad esempio ha un’azienda, il figlio dovrebbe seguire le sue orme, tutto il resto sarebbe impensabile!

C’è una logica dietro a questo: quando il bambino è in procinto di diventare adulto e si differenzia dal genitore, il genitore potrebbe diventare ansioso e tentare di aumentare il controllo.

Ma l’esercizio del controllo parentale toglie potere al bambino, che quando obbedisce per non scontentare, sta ovviamente facendo qualcosa che non è in linea con il suo essere.

E questo può portare a infelicità, frustrazione e anche depressione.

Va da sé che il genitore dovrebbe invece interessarsi a ciò che desidera il figlio e non a ciò che desidera lui/lei, ma come risolvere la situazione se questo non avviene?

Lo scontro non è la soluzione, piuttosto lo è il confronto sereno.

Puoi chiedere ai genitori perché vogliono che tu faccia certe scelte piuttosto che altre, e in nome di quali obiettivi o ideali.

E poi, è tempo di comunicare quelli che sono i tuoi obiettivi/ideali/sogni/missioni e di spiegare perché sono importanti per te.

Di base, per superare queste dinamiche relazionali complicate e costruire relazioni migliori e più autentiche, è fondamentale attivare una comunicazione sana e compassionevole con tutti coloro con cui interagisci quotidianamente.

Gli strumenti utili per supportare una migliore comunicazione iniziano con il rispetto delle scelte dell’altra persona, con il segnare buoni confini su te stesso e con l’impegno a coltivare l’empatia.

Il rispetto delle scelte degli altri, soprattutto se sei in disaccordo, presuppone pazienza e anche una buona dose di coraggio, perché ti stai mettendo in gioco, e questo ti fa onore.

Se, ad esempio, qualcuno commenta in modo aggressivo un tuo post e tu cerchi di capire quali sono le sue ragioni, potresti portarlo a un livello di discussione più umano e più favorevole per tutti.

I confini che meriti di segnare sono quelli che ti permettono di salvaguardare il tuo benessere fisico, mentale ed emozionale. Se ad esempio la tua amica parla solo ed esclusivamente dei suoi problemi senza interessarsi ai tuoi e non ha nessuna intenzione di fare diversamente, è bene definire un confine, chiedendole di smettere di fare così.

E, infine, quell’immensa dote che è l’empatia è qualcosa che puoi coltivare, perché metterti nei panni degli altri e cercare di provare le loro stesse emozioni è il dono più grande che puoi far loro e fare a te stesso.

Ed è un dono che ti permette di migliorare ogni rapporto, anche quelli più complicati di amicizia, di lavoro e di famiglia, portandoli a un livello di comprensione sempre più profondo.

Comprensione da cui può nascere il piacere di stare insieme, ma anche la crescita reciproca, entrambi fattori indispensabili nelle relazioni autenticamente piene e felici.

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