Propositi per il nuovo anno? Prova la Past Year Review!

Il problema con i buoni propositi di inizio anno è che, il più delle volte, all’Epifania sono già diventati un lontano ricordo.

Li teniamo in mente per qualche giorno, siamo super convinti che li seguiremo e poi svaniscono, il più delle volte senza avere portato alcun cambiamento concreto nella nostra vita.

 

Perché dimentichiamo in fretta i buoni propositi per il nuovo anno? 

Ci sono diverse ragioni per cui succede questo, ne elenco le tre più consistenti (e comuni).

  1. Sono obiettivi giganteschi

Talvolta fissiamo obiettivi talmente grandi, che il solo pensarci ci fa desistere dal cercare di raggiungerli.

Che si tratti di quanto vogliamo guadagnare, quanto peso in eccesso vogliamo perdere, che viaggi fantastici vogliamo fare o che casa dei sogni acquistare, la sostanza non cambia: se gli obiettivi sono troppo grandi, il solo fatto di pensarci ci spaventa, così li abbandoniamo.

Una soluzione a questo c’è, ed è fissare micro obiettivi realistici e raggiungibili che, piuttosto che spaventarci, ci stimolino a fare scelte e azioni quotidiane per poterli raggiungere in modo sostenibile.

Ma c’è qualcosa che probabilmente è più interessante da fare quest’anno in merito ai buoni propositi… e te lo racconterò tra qualche riga.

Tornando ai motivi perché i buoni  propositi per il nuovo anno rischiano di fallire miseramente, il secondo è perché possono essere  troppo vaghi. 

Cose del tipo ‘quest’anno voglio guadagnare di più’, ‘quest’anno voglio perdere peso’, oppure ‘quest’anno voglio fare una vita sociale più intensa’.

Ok, sono tutti ottimi obiettivi, ma se non fissiamo il quanto, il come e l’arco di tempo entro cui vogliamo raggiungerli, la loro fine è già scritta: dentro un cassetto a prendere polvere.

Il terzo motivo per cui ci dimentichiamo i buoni propositi di inizio anno è, di solito, il fatto che non facciamo per bene i conti con la nostra quotidianità, con gli impegni che abbiamo già preso e con le scadenze che abbiamo da rispettare.

Il 31 dicembre è una data bella e importante, ma è pur sempre il passaggio da un giorno a un altro. Difficile che tutto cambi il 1 gennaio, perché ci portiamo dietro impegni, scadenze, anche routine di vita e di lavoro dall’anno appena terminato.

Ecco che, quando fissiamo degli obiettivi che ci richiedono del tempo, magari un bel po’, ci scontriamo con il fatto che una giornata è fatta di 24 ore e non abbiamo la bacchetta magica per avere più ore a disposizione.

E allora come si fa?

Come possiamo fissare dei buoni propositi (o meglio obiettivi), che ci aiutino a gettare le basi di una concreta crescita personale, professionale e spirituale che ci accompagni da oggi a sempre?

 La risposta è questa: piuttosto che fissare mille nuovi buoni propositi, possiamo impegnarci a coltivare un mindset di crescita.

E lo strumento che ti mostrerò oggi serve proprio a questo.

 

Prova la PYR – Past Year Review

Piuttosto che di buoni propositi, quest’anno ti invito a fare quella che Tim Ferriss chiama PYR – Past Year Reviews – ovvero la revisione dell’anno passato. 

Puoi intenderla come una sorta di ripasso dell’anno trascorso ed è qualcosa che ti chiede da mezz’ora di tempo a massimo un’ora, quindi più che sostenibile.

Io la faccio ogni anno e finora mi è servita molto per analizzare e pianificare le attività della mia impresa.

Attenzione: questo è uno strumento che di solito si usa per analisi di lavoro, ma è ottimo anche per analizzare le relazioni, la vita personale, gli obiettivi raggiunti…qualsiasi cosa desideri.

E, soprattutto, è un ottimo strumento per fissare dei buoni obiettivi da raggiungere per il nuovo anno in ogni sfera della tua vita.

Segui i punti:

  • Prendi un blocco note e traccia due colonne. 
  • Su una scrivi ‘negativo’ e sull’altra ‘positivo’.
  • Prendi la tua agenda o il tuo Google Calendar o lo strumento dove hai annotato gli impegni quotidiani e, per ogni mese dell’anno trascorso, annota tutte le persone, attività o impegni che hanno innescato in te un picco di emozioni positive o negative.
  • Nella parte ‘positivo’ metti tutto quello che ti ha emozionato e reso felice e in quella ‘negativo’ quello che ti ha infastidito, rattristato, fatto soffrire, con accanto il nome dell’attività o della persona.
  • Se riguardo a un evento ci sono delle cose che ti hanno sia fatto piacere che dispiacere, seleziona tre cose. Se due sono negative prevale il negativo, allora mettile nella colonna ‘negativo’ e viceversa.
  • Prendi la lista e chiediti quale 20% di ciascuna colonna ha avuto un impatto più potente sul tuo business, sia dal punto di vista negativo che positivo.

 

In sostanza, stai facendo un’analisi 80/20 di ciascuna di queste colonne, così identifichi quello che ha realmente prodotto più benefici e, quello che invece ha fatto più danno.

Bene, ora prendi tutto quello che ha avuto l’impatto più positivo e programma altri impegni, attività e anche relazioni con le persone coinvolte per il nuovo anno. 

Scrivi tutto subito e programma il più possibile, perchè nulla è reale finché non è programmato.

Infine, seleziona il 20% degli eventi, persone e impegni negativi e fai la tua personale lista delle cose che NON devi fare nel 2024.

Queste sono le persone e le cose che sai ti rendono infelice o stressato, quindi non inserirle nel tuo calendario per obbligo, senso di colpa, o altre ragioni, perché sono da evitare e basta.

 

Il mindset per il nuovo anno

Come scrivevo qualche riga sopra, la PYR, Past Year Review, oltre a definire i buoni propositi per il nuovo anno, ti aiuta anche a definire un mindset nuovo.

Un mindset che guarda obiettivamente a lasciare andare ciò che NON ha funzionato nel passato, per concentrarsi su ciò che, invece, ha funzionato molto bene, così da poterlo replicare.

Possiamo farlo tutti, non importa quale sia la nostra età o quale lavoro facciamo, che relazioni abbiamo, qual è il nostro livello di evoluzione personale o la nostra vera missione di vita.

Per potenziare i risultati della PYR  è bene che fissiamo nella mente questo pensiero: scelgo consapevolmente di vedere ogni cosa come un’occasione di crescita.

Molti studi di psicologia hanno dimostrato i benefici che ci riserva un atteggiamento di crescita piuttosto che un mindset rigido.

 Cosa intendo? Il mindset rigido è la convinzione che se non siamo bravi per natura o abbiamo automaticamente successo in qualcosa, siamo sfortunati.

 Consideriamo tutto come predeterminato e scolpito nella pietra. Spesso pensiamo che i nostri sforzi siano inutili, tanto non serviranno a niente. 

 Ci ripetiamo o pensiamo cose del tipo 

 “Se non sono bravo/a in questo momento, non cambierà mai.”

“O ce l’ho o non ce l’ho”

“Mi limito a quello che so”

“Non mi piacciono le sfide.”

“Quello in cui sono bravo/a non può cambiare.”

Questa mentalità possa essere cambiata? Certo, ne sono super convinta e anche tu puoi iniziare fin da subito a coltivarla.

 Perché una mentalità di crescita, al contrario di una mentalità rigida, crede che qualsiasi cosa possa essere raggiunta attraverso lo sforzo, la coerenza e il duro lavoro. 

 Che c’è sempre un’opportunità per crescere, imparare e lavorare per qualcosa!

 Una mentalità di crescita ci porta a dire e pensare cose del tipo:

 “Accetto le sfide e persevero attraverso gli ostacoli che incontro nel mio cammino.”

“Lo sforzo è necessario per il successo.”

“Sono ispirato/a dal successo di altre persone.”

“La critica mi aiuta a vedere dove posso migliorare meglio me stesso/a.”

“C’è una lezione in ogni sfida.”

“Ho quello che serve per diventare una persona migliore o imparare una nuova abilità.”

 Quindi?

 Credo che tutto inizi con una scelta, perché piccole scelte di oggi possono portare a enormi cambiamenti nella vita di domani. 

Ogni volta che nasce una sfida o qualcosa non va nella tua direzione, scegli di esaminare quale lezione potrebbe cercare di riservarti. 

La PYR, del resto, è proprio la sintesi di tutto questo! Perché ti aiuta a guardare a ciò che NON ha funzionato e orientarti verso ciò che, invece, ti ha dato soddisfazione, benessere, felicità e gioia.

Una volta che l’hai fissato ricordati di riconoscere il tuo potere. Riconosci il tuo valore. Amati e fai quello che puoi per scoprire e realizzare il tuo scopo. Un passo alla volta.