Stress e nutrizione: come difenderci dalle ‘scorciatoie della felicità’

Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a un progresso tecnologico senza precedenti.

Sembra quasi che tutte le scoperte dei primi 2000 anni siano poca cosa, in confronto ai privati che vanno a farsi un giro sulla luna o al telefono che esegue in un nanosecondo i nostri comandi vocali.

Tutte queste scoperte servono a fare di più e a farlo in maniera più veloce, il che non è una tendenza negativa di per sé, ma può generare smarrimento, confusione e soprattutto stress.

Succede perché lo stress è sicuramente figlio della velocità, basti pensare che nelle popolazioni che sanno ancora mantenere un buon rapporto con i ritmi della Natura, i livelli di stress sono bassi.

E sono alti i livelli di salute, soprattutto in tema di alimentazione, e qui entriamo nel cuore di questo articolo, perchè oggi vogliamo capire quale rapporto c’è tra stress e nutrizione, ovvero perché lo stress ci porta spesso a mangiare male, e perchè quando siamo stressati tendiamo ad accumulare peso in più.

Stress e nutrizione: quando il cibo è una scorciatoia per la felicità

Come riporto nel mio libro Tutta Un’Altra Vita, la civiltà moderna mette a disposizione un numero sempre maggiore di quelle che Seligman nella sua opera “La costruzione della felicità” definisce scorciatoie alla felicità.

Queste scorciatoie sono ad esempio la Tv, l’alcol, le droghe, lo shopping, il sesso a pagamento… ma anche il fast food.

Il cibo veloce è particolarmente attraente perché ha un sapore studiato nei minimi dettagli per piacere, e quindi per vendere in ogni singolo angolo del mondo.

In più lo possiamo avere in pochissimi minuti, il che ci convince che non stiamo perdendo tempo, perché essendo abituati a vivere a grande velocità, siamo diventati impazienti.

Vogliamo tutto e subito. E senza faticare per ottenerlo.    

Ecco che quando stiamo lavorando intensamente e ci troviamo a districarci fra riunioni online, figli, scadenze e mille e più impegni: apriamo il frigo e scegliamo la cosa idealmente più veloce da consumare.

Che purtroppo combacia molto spesso con cibi confezionati, pieni di zuccheri, conservanti e additivi, che aprono le porte a un accumulo di peso e a un loop negativo, guidato da una sensazione di piacere assolutamente temporanea.

Perché si tratta di una sensazione effimera, che dopo pochissimo ci fa sentire di nuovo affamati, ma anche tristi, scontenti, inappagati…

E cosa facciamo quando iniziamo a sentire lo scontento? 

Anziché riconoscere il segnale e interrogarci su cosa cambiare, come modificare la nostra alimentazione, in che modo aggiustare il tiro per rendere la nostra vita migliore, ci buttiamo a capofitto in qualche nuovo piacere per anestetizzarci e addormentare il sintomo.

E in questo contesto, il cibo alimenta il loop generato dalla velocità, che a sua volta genera lo stress.

Ma allora siamo condannati a vivere questo loop negativo?

A sentirci insoddisfatti del nostro aspetto fisico, a tentare diete, magari drastiche, quando si avvicina il momento di esporre di più il nostro corpo, perchè proviamo senso di inadeguatezza, se non anche vergogna?

La risposta è no di certo, ma prima vediamo una relazione fra stress e nutrizione pratica, che può coinvolgerci tutti, perché veicolata dai media, che sono l’organo di persuasione più potente con cui ci troviamo oggi a fare i conti.

Cibo e stress: occhio alla pubblicità

Come scrivo nel mio libro Tutta Un’Altra Vita, quando cominciamo a sentire lo scontento, ovvero che qualcosa non sta andando bene nella nostra vita, attiviamo un meccanismo che ci porta a riempire le giornate con impegni su impegni.

Magari corriamo tutto il giorno, poi ci accasciamo alla sera sul divano davanti alla Tv, che ci propina tonnellate di pubblicità dove i protagonisti sono uomini e donne perfetti, dai fisici scolpiti, senza un filo di cellulite o di pancetta.

Cosa scatta in quel momento? 

Quel pericoloso senso di inadeguatezza, che il giorno dopo magari ci porta a comprare quella crema snellente, quel bibitone dietetico, o quel profumo che promette una vita sociale da urlo.

Attenzione: non c’è nulla di male nell’acquistare cosmetici, abiti, viaggi, trattamenti di benessere, anzi!

Ciò che conta è che NON diventino l’unico modo per appagarci, perché si tratta di un piacere temporaneo e che chiederà continuamente di essere alimentato.

In altre parole, non si tratta di una felicità autentica, che parte dal profondo del nostro cuore, ma di una sensazione di piacere momentanea che, appena si esaurisce, fa scomparire anche il benessere che porta con sé.

In più, tutto parte da basi artificiali, perchè le modelle e i modelli che vediamo sullo schermo, così come nelle pubblicità sui giornali o in rete, possono sembrare così perfetti perchè arrivano da ore e ore di trucco, di acconciatura, di studio del look in ogni singolo dettaglio.

Ecco perché è bene evitare ogni paragone con loro, e di conseguenza, bloccare sul nascere ogni senso di inadeguatezza.

Tanto più che gli acquisti fatti sulla scia del ‘voglio diventare come lei/lui’ acquistano la forma di un rimedio temporaneo!

Sarebbe un po’ come curare una pianta solo dalle foglie, senza preoccuparci delle sue radici, sarebbe inutile!

L’idea è abbracciare un percorso più profondo, che guarda alla radice del problema e ci permette di sciogliere lo stress che ci porta a mangiare troppo e male.

Un percorso che ci aiuta a guardare al cibo come a qualcosa di ben diverso da uno strumento per alleviare temporaneamente il nostro nervosismo, la tensione e lo stress in generale.

E ci permetta di riscoprire la sacralità degli alimenti, la sacralità dei gesti con cui ci nutriamo e la sacralità dell’energia che il cibo fornisce alla nostra vita.

3 Modi per iniziare a sciogliere lo stress e mangiare meglio

1 Rispetta la natura sacra del cibo

Quando iniziamo a intendere il cibo sotto questo aspetto, possiamo cominciare a cambiare completamente la visione (e l’intenzione) di ciò che mangiamo.

Intendere il momento dei pasti come uno spazio sacro, in cui alimentiamo il corpo con cibi sani e che sono il frutto della terra, ci aiuta sia a scegliere alimenti migliori, che a consumarli in modo più salutare (e qui veniamo al punto 2)

2 Rispetta il tempo che serve al tuo corpo per mangiare

Il nostro corpo ha bisogno di tempo per assimilare il cibo. Non a caso i saggi orientali ci suggeriscono di masticare ogni boccone almeno 30 volte! E se la sapienza zen non basta, recenti studi scientifici fatti su un arco temporale di 5 anni, hanno rivelato che chi mangia velocemente accumula molto più grasso addominale, rispetto a chi mangia con la giusta lentezza.

Da qui la necessità di masticare almeno 5 volte un boccone prima di inghiottirlo.

3 Rispetta la richiesta di acqua del tuo corpo

L’acqua è vita, è nutrimento, è lo strumento di purificazione migliore che abbiamo a disposizione. Ed è anche un’amica che ci aiuta a mangiare meno e sciogliere lo stress.

Un bicchiere di acqua naturale, bevuta a temperatura ambiente, rasserena subito l’organismo, limita il senso di fame e, grazie ai sali minerali in essa contenuti, permette al cervello di ritrovare lucidità istantanea.

Non a caso, se una persona sta male, la prima cosa che gli si chiede è se vuole un po’ d’acqua…

Ecco che bere almeno 2 litri al giorno di acqua aiuta sia a sciogliere lo stress che a perdere peso, perché drena le tossine e aiuta a sgonfiare il corpo dove ce n’è bisogno.

Ecco che quel loop vorticoso, dove nasce un rapporto negativo fra stress e nutrizione, può iniziare a sparire dalle nostre vite, grazie alla comprensione dei meccanismi che lo generano e all’adozione di abitudini che fanno il nostro bene.

APG - Modulo di PNL -neurosemantica e Coaching