Il 73% degli italiani prova ansia al lavoro e uno su tre è scivolato nel burnout (fonte rapporto Censis). I dati del 2025 sono più preoccupanti rispetto a quegli anni passati e sembra che il malessere si sia diffuso tra chi lavora a tutti i livelli.
Nonostante la volontà di ‘abitare’ un posto di lavoro sano e sostenibile sia una volontà trasversale e condivisa tra chi dirige l’azienda e chi ci lavora, oltre il 38% delle persone sono infatti in burnout, una parola che si può tradurre come ‘esaurimento’.
Il burnout è uno scalino sopra lo stress, è una condizione di malessere cronico e persistente, dove i sintomi dello stress sono amplificati.
Chi ne soffre avverte un’ansia perenne, che porta a sintomi fisici come il mal di testa, i blocchi allo stomaco, la difficoltà a dormire, ma anche sudorazione copiosa, battito accelerato, vertigini e senso che la terra manchi da sotto i piedi.
Il burnout si manifesta ovviamente con sintomi mentali ed emotivi. la concentrazione manca, il pensiero è annebbiato e anche l’impegno più semplice diventa un peso insostenibile.
Dal punto di vista emotivo, questo fortissimo stress porta a frustrazione, rabbia, sofferenza, che possono sfociare nell’apatia e anche nel cinismo.
Insomma, la situazione è grave e il fatto che ne soffra il 38% dei lavoratori italiani fotografa un mondo del lavoro ben distante dall’essere sano e sostenibile.
In questo blog abbiamo più volte dato dei consigli per sciogliere lo stress e migliorare la qualità di vita, al lavoro così come nella quotidianità, e oggi vogliamo andare più in profondità, approcciandosi a una sfera che spesso viene lasciata in un angolo, quando invece è parte integrante del nostro essere: la spiritualità.
Mai ci stancheremo di dire che siamo corpo, mente, cuore e spirito, ma quanto spesso ci prendiamo cura di quest’ultimo?
Ecco allora tre rituali spirituali che arrivano da Tutta un’Altra Vita, il metodo di Lucia Giovannini frutto di decenni di studi su psicologia cognitiva, coaching, neuro-semantica, neuro-scienze e fisica quantistica, arricchito da elementi di antropologia, filosofia orientale e sciamanesimo.
Tutta un’Altra Vita è un ponte tra razionalità occidentale e saggezza mistica, tra mente e anima, tra scienza e intuizione.
È una visione che aiuta a rileggere la propria storia, le proprie sfide e sogni sotto una nuova luce, perché introduce anche il concetto di spiritualità pratica, applicabile alla vita di ogni giorno.
La spiritualità pratica
Nella frenesia quotidiana, siamo spesso proiettati verso obiettivi esterni, allontanandoci dal nostro centro interiore.
Rischiamo così di accumulare beni materiali senza mai provare una vera gioia o pace interiore, diventando più “fare umani” che “esseri umani”.
Questo è anche uno dei motivi per cui lo stress e l’ansia fanno capolino nelle nostre vite e raggiungono livelli preoccupanti come quelli che abbiamo visto all’inizio dell’articolo.
È quindi bene introdurre il concetto di spiritualità pratica, ancora poco conosciuto o perlomeno diffuso in occidente, quando invece è parte della vita di ogni giorno di molte popolazioni orientali.
Come Lucia Giovannini racconta nel film Pole Pole che la vede protagonista, durante la produzione del documentario, il cast ha viaggiato attraverso Laos, Thailandia e Bali, luoghi in cui la spiritualità si intreccia con la vita quotidiana.
In queste terre Lucia insieme a suo marito Nicola Riva, tiene i corsi-vacanza Spiritualità e Benessere e qui, gli abitanti praticano rituali che onorano la natura e gli spiriti con piccoli gesti di rispetto e gratitudine, come le offerte agli antenati e agli animali.
Questi gesti esteriori racchiudono un profondo significato interiore, che li aiuta a ricordare l’importanza del rispetto e della connessione con la natura.
La spiritualità, dunque, non è solo un concetto filosofico, ma una pratica concreta che rafforza il legame con il Divino e con l’ambiente circostante.
Questi rituali insegnano che la connessione tra noi, la natura e la dimensione spirituale è universale, attraversa le culture e può diventare parte integrante della nostra vita.
È una visione più semplice e accessibile della spiritualità: una pratica quotidiana fatta di piccoli gesti capaci di trasformare profondamente la nostra vita e quella degli altri.
È spiritualità pratica.
Rituale sacro n.1: inizia a costruire uno spazio sacro
In ogni parte del mondo, milioni di uomini e donne, indipendentemente dalla loro fede, creano un piccolo spazio sacro nelle proprie case.
Piuttosto che limitarsi a cercare il divino in un luogo di culto una volta alla settimana, scelgono di portarlo nella loro quotidianità, almeno in modo simbolico. Ognuno esprime questa connessione a modo suo, onorando ciò che considera sacro.
Ci si raccoglie davanti a questo altare per trovare nutrimento interiore, coraggio, amore e fiducia, per ricordare chi siamo veramente. L’altare rappresenta fisicamente ciò che ha un significato profondo per noi.
Per fare il primo dei rituali sacri di oggi chiediti: quali sono le cose sacre per te? Cosa hai collocato simbolicamente sull’altare della tua vita?
Trova un angolo della tua casa che possa accogliere questo spazio. Non serve che sia grande: potrebbe essere un punto del tuo studio, del salotto o della tua camera da letto.
Creane la base: può essere una semplice scatola coperta con un tessuto colorato, un tavolino, una mensola o anche il tuo comodino. Una volta individuato il posto, rendilo speciale decorandolo con cura.
Prenditi qualche minuto di silenzio e immagina cosa vorresti porre in questo luogo.
Poi chiediti: cosa rappresenta per te il divino? Come potresti dargli forma visiva?
Lascia fluire le idee: immagini, oggetti simbolici, fotografie di persone importanti per il tuo cammino.
Posiziona ogni elemento sull’altare con attenzione, osservando le sensazioni che provi nel farlo.
Dedica ogni giorno qualche momento al tuo spazio sacro. Fai ciò che ti aiuta a rafforzare il tuo legame con il divino e a risvegliare in te amore e bellezza.
Potresti accendere una candela o un incenso, aggiungere fiori, recitare una preghiera o ascoltare musica spirituale.
Questi piccoli gesti, insieme alla vista di immagini e oggetti significativi, favoriscono lo sviluppo della dimensione interiore.
Così come una foto di una persona cara può farci sentire più vicini a lei anche a distanza, allo stesso modo la contemplazione del divino e i rituali quotidiani possono aiutarci a mantenere viva la nostra connessione spirituale.
Quando lo stress si fa sentire, provi stanchezza o hai bisogno di conforto o desideri più creatività e serenità, ritorna al tuo spazio sacro.
Rituale spirituale n.2: riscopri il potere sacro delle parole
La parola è un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra la tua essenza più profonda e il mondo che ti circonda.
Ogni parola che pronunci è come un seme che pianti nella tua mente e in quella degli altri.
Ma se il linguaggio ha questa forza creatrice, cosa accadrebbe se scegliessi con cura ogni frase, ogni pensiero, ogni dialogo interiore, come se fosse una preghiera?
Le tradizioni spirituali di ogni tempo insegnano che la parola è sacra. Nella Bibbia si legge: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio”. Le antiche scritture orientali parlano di suoni primordiali che hanno dato origine all’universo. Le parole non sono semplici strumenti di comunicazione, ma portano con sé un’energia in grado di influenzare profondamente la nostra realtà.
Eppure, quanta consapevolezza hai del tuo linguaggio? Quante parole di benedizione usi, e quante invece di maledizione? Il tuo dialogo interiore è un canto d’amore per la tua anima o un continuo rimprovero?
Lucia racconta che a uno dei suoi corsi aveva partecipato Giovanna, una donna convinta di essere brutta e sfortunata. Le sue parole erano cariche di dolore e rassegnazione: <span “Le cose belle accadono solo agli altri. Io sono invisibile. Nessuno mi dà ciò che merito”. Senza rendersene conto, stava creando un destino scritto con le parole che si ripeteva ogni giorno.
Poco dopo, Lucia e i partecipanti hanno conosciuto al corso anche il suo capo, Aldo, un uomo che viveva il lavoro come una battaglia costante. Le sue parole evocavano guerra, scontri, nemici da abbattere. Non era sorprendente che soffrisse di ipertensione e insonnia: il suo stesso linguaggio gli impediva di trovare pace.
Il punto è che le parole non descrivono semplicemente il mondo che vedi; vedi il mondo che descrivi. Le parole creano immagini, emozioni, stati d’animo. Più ripeti una storia, più essa diventa la tua realtà.
Lucia allora ha proposto a Giovanna un esperimento: cambiare il modo in cui raccontava la sua vita. Non si trattava di mentire a se stessa, ma di aprire uno spiraglio verso una nuova possibilità. Dopo qualche esitazione, ha iniziato a pronunciare parole diverse: “Sono una donna con qualità da scoprire. Il mondo ha doni anche per me”. All’inizio sembrava un gioco, poi è diventato un nuovo sentire.
Poi ha invitato Giovanna a registrare le parole che usava più spesso e a riascoltarle con attenzione. Giorno dopo giorno, ha preso coscienza di quanto il suo linguaggio la imprigionasse in una visione ristretta della vita. Così, ha scelto parole che nutrissero il suo spirito anziché spegnerlo.
Scegliere parole di amore, gratitudine e possibilità è un atto spirituale.
Così come curi ciò che mangi per nutrire il corpo, è bene curare le parole che usi per nutrire l’anima. Ogni frase che pronunci può essere un mantra, una benedizione, un’energia che si diffonde nel mondo.
Giovanna ha sperimentato questa trasformazione. Ha imparato che non basta chiedere amore all’esterno se dentro di sé continua a ripetersi parole di disamore. Le sue nuove affermazioni hanno iniziato a risuonare dentro di lei, trasformando la sua percezione della vita.
“All’inizio sembrava un’illusione,” ha raccontato, “poi ho iniziato a vedere davvero la bellezza in me e negli altri. Mi sono chiesta: perché ho permesso a me stessa di parlarmi con tanta durezza? Ora scelgo parole che mi elevano.”
Le parole sono preghiere silenziose, formule magiche che danno forma alla tua realtà. Puoi scegliere di benedire la tua vita o di intrappolarti in vecchie credenze limitanti.
Ogni giorno hai la possibilità di creare una nuova narrazione, una che ti accompagni verso più luce, più amore, più verità.
La scelta di ascoltare e riflettere sulle parole che usi, per trasformarle consapevolmente è qualcosa che nutre lo spirito, ecco perché è parte proprio di questi rituali spirituali, in quanto allevia il malessere, scioglie lo stress e permette di portare più significato a ogni tua giornata.
Rituale spirituale n.3: la meditazione Ma Om
Nel suo libro Tutta un’Altra Vita, Lucia riporta una delle meditazioni più profonde e potenti di sempre, la Ma Om.
Per entrare in uno stato di connessione profonda, scegli un luogo silenzioso e accogliente, magari davanti al tuo altare o in uno spazio che ti trasmetta pace.
Puoi sederti a terra su un cuscino, oppure su una sedia, purché la tua postura sia stabile e aperta.
Indossa abiti morbidi, liberi da costrizioni. Togli orologi, gioielli pesanti o qualsiasi oggetto che possa interrompere il flusso naturale della tua energia. A piedi nudi, percepisci il contatto con la terra, come radici che ti connettono alla vita stessa.
Chiudi delicatamente gli occhi o tienili socchiusi, fissando un punto davanti a te, la fiamma di una candela o semplicemente la punta del tuo naso. Rilassa la mandibola e lascia che la lingua tocchi il palato, creando uno spazio interiore di quiete.
Il respiro è il soffio della vita, il primo e l’ultimo atto che compiamo su questa terra. Portando l’attenzione su di esso, ci immergiamo nella sua danza sacra.
Inizia semplicemente osservandolo, senza cercare di modificarlo. Lascia che fluisca nel suo ritmo naturale. Senti l’addome che si espande con l’inspirazione e si contrae con l’espirazione. Poi porta la consapevolezza al torace, percepisci il sollevarsi e l’abbassarsi del petto, come onde che si infrangono dolcemente sulla riva dell’oceano.
Ora introduci il mantra Ma Om, un’antica vibrazione che porta con sé il potere della trasformazione.
- Ma è il suono dell’amore puro, della dolcezza, della compassione infinita. È l’energia del cuore che si apre alla vita.
- Om è la vibrazione primordiale, il suono dell’Universo, la totalità dell’esistenza.
Ad ogni inspirazione, pronuncia mentalmente la sillaba Ma e immagina l’Amore Cosmico che entra nel tuo corpo, fluendo in ogni cellula, sciogliendo tensioni e portando pace.
Ad ogni espirazione, pronuncia mentalmente Om, sentendo quest’amore che si espande oltre te, diffondendosi nel mondo, dissolvendo paure, ansie e negatività.
Lascia che questo ritmo diventi il battito della tua anima. Se la mente si distrae, riportala dolcemente al mantra, come se la stessi guidando con amore verso casa.
Dopo alcuni minuti, sdraiati e rimani in ascolto. Percepisci ciò che accade dentro e fuori di te. Osserva i tuoi pensieri senza giudicarli, come nuvole che scorrono nel cielo. Se lo desideri, immagina di essere tra le braccia del Divino, qualsiasi forma esso abbia per te: una luce dorata, un oceano infinito, l’abbraccio amorevole della Madre Terra.
Quando senti che è il momento, ritorna lentamente alla consapevolezza del corpo, apri gli occhi con dolcezza e porta con te la serenità della meditazione in ogni gesto, pensiero e respiro.
La meditazione non è confinata al silenzio di una stanza. Può essere praticata mentre cammini, cucini, fai jogging o nuoti. Ogni respiro è un’opportunità per riconnettersi al divino.
Mentre sei in fila al supermercato o in un treno affollato, pronuncia mentalmente Ma all’inspirazione e Om all’espirazione, irradiando pace e amore a te stesso e a chi ti circonda.
Mentre prepari il cibo, immagina che la tua energia positiva lo impregni, trasformandolo in un nutrimento per l’anima.
Ogni istante della vita può diventare meditazione, un atto di presenza e amore consapevole.
Il segreto è vivere ogni momento con cuore aperto, lasciando che la sacralità illumini il cammino della tua esistenza.
Con la meditazione Ma Om si concludono tre rituali spirituali che puoi integrare nella vita di tutti i giorni e che sono dei veri e propri antidoti allo stress.
Queste pratiche ti permettono di prenderti cura della tua parte spirituale e se vuoi ricevere contenuti su questo tema e su molti altri, iscriviti gratuitamente alla newsletter compilando il form che trovi qui sotto.