Perché festeggiare il capodanno persiano può farci un gran bene

Il capodanno persiano si festeggia il 20 marzo, in concomitanza dell’equinozio di primavera.

Ogni inizio d’anno è tradizionalmente visto come una festa dedicata al ‘nuovo inizio’, come un periodo della vita in cui fissare intenzioni e obiettivi per i giorni a venire.

Purtroppo, in primavera tutte le buone intenzioni che possiamo avere fissato il 31 dicembre, data del capodanno occidentale, rischiano di avere perso la loro forza e, nel peggiore dei casi, di essere andate perdute.

Ecco che il capodanno persiano è un’ottima occasione per risvegliare la voglia di portare novità, cambiamento ed evoluzione nelle nostre vite.

Tanto più che questa festa ha un’origine e un senso molto interessanti, capaci di ampliare sia i nostri orizzonti culturali, che di aiutarci ad abbracciare una nuova idea di inizio.

 

Quando nasce il capodanno persiano?

Il capodanno persiano è una festa molto antica. Molti pensano sia legata all’islamismo, invece si basa sull’illuminante idea zoroastriana di rinascita della natura.

Non a caso si festeggia in concomitanza con l’equinozio di primavera, una data che segna l’addio all’inverno e accoglie la rinascita della natura con la stagione della primavera.

Questa festa si chiama Nawrūz, ma la si trova scritta anche come Noruz  o Now Ruz.

Probabilmente, nel corso del tempo e causa di traduzioni diverse, il nome ha acquisito delle variabili, ma il senso è lo stesso, perché Nawrūz significa “nuovo giorno”, e indica un un nuovo inizio, una nuova vita. 

Questa festa è decisamente allegra, le persone banchettano, ballano e cantano, per celebrare un nuovo inizio, che assume un significato molto profondo perché definito da una forte simbologia.

 

I simbolidel capodanno persiamo

Il capodanno persiano ha una ricca simbologia, che ha saputo navigare i millenni e mantenersi intatta fino a oggi.

In questa occasione si prepara la “tavola dei sette simboli- Haft Sin ” ovvero vengono preparate e servite portate speciali, ognuna delle qualiha un senso profondo.

È bene considerare che il Nawrūz è un’occasione di riunione per le famiglie. 

Per questo la tavola viene apparecchiata con sette piatti che cominciano tutti con la lettera S (Sin)

Ogni cibo rappresenta una specifica caratteristica che le persone sperano possano accompagnare il nuovo anno.

  1. Sabzeh  – i germogli, che simboleggiano la rinascita e purezza
  2. Sib – la mela, che è simbolo della salute e bellezza
  3. Somaq – la spezia sommaco, che ha un significato stupendo legato al suo colore rosso: il sole che sorge e che sconfigge le tenebre
  4. Sir – l’aglio, che viene considerata una medicina che allontana glispiriti maligni (interessante la correlazione con i vampiri, che nelle diverse culture non possono avvicinarsi alle persone che indossano trecce di aglio)
  5. Serkè – l’aceto, che è simbolo di pazienza
  6. Sekkè – le monete che attraggono prosperità e ricchezza
  7. Samanù – un budino ottenuto dai germoglidi grano, che simboleggia la dolcezza. In alcune versioni, Samanù simboleggia la trasformazione.

Quest’ultima Sin ha un valore  importante, perché comunica che per iniziare qualcosa di nuovo occorre attivare una trasformazione, un cambiamento.

Questa è la base del mio metodo Tutta un’Altra Vita, che ha già aiutato migliaia di miglia di persone in Italia e nel mondo ad abbracciare il cambiamento desiderato. (Qui trovi più informazioni sull’evento Tutta un’Altra Vita). Linkiamo al weekend

 

Le grandi pulizie

Un’altra caratteristica speciale del capodanno persiano è la pulizia che viene fatta alcuni giorni prima della festività.

Le persone, infatti, si adoperano per pulire la casa in modo profondo, e anche questa è una splendida metafora: per accogliere il nuovo, bisogna prima liberarsi del vecchio, del superfluo, di ciò che inquina e soffoca le nostre intenzioni per il futuro.

 

Un nuovo inizio di luce, vita e ricchezza

La simbologia del capodanno persiano non finisce qui, perché la tavola viene imbandita con deglioggetti carichi di significato.

In particolare, ci sono delle candele che simboleggiano la luce, delle uova che evocano la fertilità, una boccia con un pesciolino rosso simbolo della vita e delle monete che richiamano la prosperità e la ricchezza.

Un altro simbolo del Nawrūz è l’acqua di rose, a cui vengono attribuiti poteri magici, ma l’elemento che è forse più carico di significato è lo specchio, che viene messo in tavola perché ognuno possa interrogarsi sulla propria coscienza.

Ancora una volta, per fare spazio al nuovo bisogna avere il coraggio di guardarsi dentro per scoprire, e far emergere ciò che sta intossicando la nostra vita e ci impedisce di attivare attivare la trasformazione.

Lo specchio è uno strumento potentissimo e molte volte lo uso nei miei corsi online (linkiamo corsi online) e dal vivo per far emergere ciò che magari è bloccato nella nostra parte più profonda e bisogna far emergere per poi lasciare andare.

 

Perché festeggiare il Nawrūz?

Possiamo tutti festeggiare il capodanno persiano, scegliere dei simboliche gliappartengono e aggiungerliai nostri ritualidell’equinozio di primavera.

Ad esempio, possiamo scegliere di mangiare dei germoglicome inno al risveglio, di caricare di intenzione delle monete per attrarre ricchezza e prosperità nelle nostre vite, o di concederci dei momenti per guardare dentro noi stessi e capire ciò che non ci serve più e vogliamo lasciare andare.

Questa festa ci aiuta inoltre a riattivare o a potenziare le nostre intenzioni ma, soprattutto, ci ricorda che è in nostro potere attivare il cambiamento che vogliamo vedere accadere nelle nostre vite.

Un cambiamento che può essere personale, relazionale, professionale, ma anche legato alla scoperta di ciò che realmente vogliamo essere nella nostra vita, ovvero connesso con il nostro scopo più profondo.

Il consiglio, quindi, è di celebrare questa festa, di coglierne i tratti che ci attraggono di più e di lasciare che il ‘nuovo’, illuminato dal risveglio, dalla pazienza, dalla dolcezza, dalla protezione e da tutti glialtri auspici del Nawrūz, entri nelle nostre vite.

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