Come sciogliere il senso di colpa e la vergogna

La vergogna e il senso di colpa ci impediscono di connetterci con il nostro io più profondo.

La vergogna è radicata nella nostra società, e nella nostra cultura si tramanda di generazione in generazione.

La vergogna per la condizione sociale di appartenenza, per il corpo, per l’età o per il reddito sono tutte tematiche comuni: a ognuno di noi è capitato di esserci vergognati di qualcosa.

Oltretutto la vergogna e il senso di colpa vengono spesso usati come un modo per controllare il nostro comportamento e tenerci in riga.

La vergogna che sperimentiamo viene generalmente dalle persone che sentiamo più vicine a noi. La maggior parte di noi è cresciuta in famiglie che ci hanno premiato solo quando abbiamo seguito alcune regole di buona condotta.

Quando ci vergogniamo da bambini, questa vergogna viene interiorizzata e finiremo per credere di non meritare la vita che desideriamo.

Dato che ci vergogniamo così spesso e ci sentiamo inadeguati, abbiamo un bisogno insaziabile di approvazione da parte degli altri e di sentirci accettati.

A causa della vergogna allora, inizieremo a vivere in un mondo pieno di sensi di colpa e rabbia, che ci bloccheranno e influenzeranno la nostra vita in modo negativo.

Se abbiamo sempre vissuto una vita in cui ci siamo vergognati, spesso ci chiudiamo in noi stessi e ci sconnettiamo dal nostro Sé più profondo.

Il nostro ego, che è stato creato per proteggerci dal dolore, provocato dall’abbandono,  prenderà allora il sopravvento.

Continuerà a dare un senso alle nostre esperienze quotidiane di vergogna, e lo farà identificandosi con uno dei tre ruoli archetipici: vittima, carnefice o soccorritore.

 

Vediamole meglio:

 

#1 VITTIME:

Le vittime sono coloro che non si assumono alcuna responsabilità, attribuendo a tutti e a tutto la responsabilità delle proprie condizioni di vita: “Non è colpa mia se sono in sovrappeso, è un fattore genetico”.

 

#2 CARNEFICI:

I carnefici non si assumono la piena responsabilità, danno la colpa agli altri: “È tutta colpa tua se sono in sovrappeso. Mi dai da mangiare troppi dolci”.

 

#3 SOCCORRITORI:

I soccorritori evadono la situazione concentrando la propria attenzione sull’aiutare gli altri e risolvere i loro problemi: “Sono in sovrappeso? Lasciamo perdere, devo concentrarmi su questo progetto per costruire una scuola in Africa”.

 

Nessuno di questi ruoli affronta i problemi in modo sano, infatti ognuno di essi fornisce una scusa per non risolverli.

In diversi momenti, abbiamo tutti ricoperto uno di questi ruoli. Fa parte dell’essere umano. Ma per vivere bene con noi stessi dobbiamo trascendere questi tre ruoli e avere una visione più ampia della nostra vita.

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